Bergamo. Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna

Il Martirio di S. Apollonia proviene con ogni probabilità dall’Oratorio della Maddalena, dove una tela di tale soggetto è descritta con queste parole :”S.Appolonia legata da un manigoldo, mentre un altro le va strappando i denti dalla mascella; in cui con sì viva espressione colorì il Cifrondi…. Che muove l’animo a tenerezza”.

Presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo si conserva un’incisione (cm 19×15) con la scritta Imagine di S.Appolonia che si venera nella chiesa del Confalone di S.Maria Maddalena di Bergamo e i nomi degli autori:  “Ant. Zifrondi pins. – Simone Paganelli delin.  Dom. Cagnoni sculp.” che presenta alcune varianti rispetto al dipinto, specie nella figura del carnefice che strappa i denti alla santa. I colori brillanti e freddi e le tipologie dei volti, vicini alle tele della chiesa di Sant’Andrea, suggeriscono una datazione all’inizio del XVIII secolo.

Nonostante le ridotte dimensioni sembra da escludersi che si tratti di due bozzetti per opere di più grande formato. Lo stile pittorico infatti non è quello abituale del Cifrondi bozzettista (come ad esempio nelle due telette con La Deposizione di Cristo dalla croce del Museo Arte Tempo di Clusone) e d’altra parte non si conoscono opere di grande formato avvicinabili a queste due deliziose composizioni, certamente destinate alla devozione privata. Nella Fuga in Egitto colpisce la freschezza dello stile pittorico e l’inusitata attenzione al paesaggio, reso con pennellate libere e sciolte, rapide spatolate di biacca, colori brillanti e succosi, un’ impressionante sicurezza nella gestione del rapporto spazio-figure.  (Enrico De Pascale)

Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, p. 559, n. 23.