Gromo. Chiesa di San Giacomo

Opere presenti

Presbiterio

Entro cornici in stucco - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

Martirio di San Giacomo

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

San Giacomo salva un’anima

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

San Giacomo e la Madonna del Pilar

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

San Vincenzo in carcere visitato dagli angeli

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

Martirio di San Vincenzo

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

San Vincenzo morente visitato dai seguaci

Olio su tela cm 180x300 - Nel presbiterio, entro cornici in stucco

Visitabile su appuntamento contattando il parroco Don Flavio Gritti  3757405771 

L’imponente ciclo pittorico, da assegnare alla fase giovanile del pittore, intorno al 1690 circa, occupa tutto il Coro: due tele per ciascuno dei tre lati  della chiesa dedicata a due santi particolarmente venerati in Spagna: San Giacomo apostolo e a San Vincenzo da Saragozza. Il recente restauro ha restituito ai dipinti luminosità e freschezza valorizzando l’abilità del pittore nella resa degli scorci, nella definizione del modellato anatomico. I caratteri morfologici delle figure, l’abbondanza di riferimenti ai costumi orientali, la tavolozza dai colori vivaci ricordano da vicino le due tele coeve con “Storie di Cambise” di Palazzo Marinoni Barca, ricche di riferimenti ad Andrea Celesti, Luca Giordano e Antonio Zanchi.  Altre similitudini si possono cogliere con le tele della chiesa di Cerete Basso, specie nelle due scene di martirio, ove la posizione dei due San Vincenzo e quelle degli aguzzìni sulla sinistra tornano quasi identiche. Colpisce in generale il carattere teatrale, fortemente scenografico delle composizioni, specie quella del Martirio di San Giacomo, che il pittore ha impaginato con punto di vista fortemente ribassato, arricchendolo con la dinamica figura del carnefice colto nell’istante drammatico dell’esecuzione e una scenografica parata di vessilli. Particolare interesse sul piano iconografico destano il dipinto in cui San Giacomo è raffigurato in adorazione della Madonna del Pilar (con la Vergine e il Bambino fluttuanti sulla cima di una colonna marmorea), quello con San Giacomo che salva un’anima, in cui è presente lo stemma (una zucca al centro di uno scudo) del committente -la potente  famiglia di commercianti di armi bianche Ginami-  e il dipinto con “San Vincenzo in carcere visitato dagli angeli” che in primissimo piano mostra un eccezionale brano di natura morta: uno scintillante turibolo d’argento traforato e decorato, certamente ritratto “dal vero”.  (Enrico De Pascale)

 

Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, pp.  501-502, n. 135; Bergamo Restauri 1984-1989, Bergamo 1990, VI, pp. 67-68, nn. 19-20.

Orari e contatti

Via Don Carminati, 1, 24020 Gromo BG

Tel. 0346 41.001 –  0346 41.131

Orario di apertura: sabato e domenica prima e dopo la messa

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